La propriocezione è la capacità di percepire il proprio corpo all’interno di uno spazio, anche quando siamo ad occhi chiusi. Si tratta, ad esempio, di propriocezione se mettiamo il piede precisamente nello scalino per salire le scale o se riusciamo a centrare il bersaglio lanciando palla o se stiamo in equilibrio su un piano instabile.

L’abilità propriocettiva viene attivata da particolare recettori (presenti nella cute, nelle articolazioni, nei legamenti, nelle terminazioni nervose) che, attraverso il midollo osseo, inoltrano le informazioni al cervello che le rielaborerà dando le risposte relative al movimento del corpo.

Traumi, patologia o condizioni dolorose o di invalidità in un arto o di un’altra parte del corpo, posso diminuire la capacità propriocettiva, per recuperarla è necessaria un terapia riabilitativa, che include tecniche ed esercizi utilizzati in fisioterapia con lo scopo di recuperare e migliorare la propriocezione del corpo, di un’articolazione o di un arto in particolare.

Gli strumenti utilizzati in questo tipo di riabilitazione sono moltissimi tra questi i più noti: tavoletta di Freeman o propriocettiva: porta il nome dello studioso che l’ha creata circa 50 anni fa. Si tratta di piano di forma rettangolare o rotonda che poggia su una base che può avere una forma semisferica oppure rettangolare, è utilizzata quasi sempre nella riabilitazione propriocettiva, sopratutto degli arti inferiori; pedana propriocettiva, un cuscino di gomma rigida, a base circolare, ripieno di aria o di acqua, quando ci si poggia si ha un piano instabile sul quale piede, caviglia, ginocchio, anca e tutto il resto del corpo devono adattarsi. Sono utilizzate anche per recuperare e migliorare le prestazioni dell’arto superiore; fit ball una grossa palla di gomma gonfiata ad aria che si trova normalmente in palestra, il fisioterapista la utilizza per far effettuare esercizi propriocettivi di vario tipo; sistemi propriocettivi di ultima generazione, negli ultimi anni la tecnologia ha messo a disposizione molti device che registrano i movimenti del paziente sulla tavoletta propriocettiva riportandoli in tempo reale su pc. In questo modo il paziente guardando lo schermo ha un feedback riguardo il proprio movimento, è possibile anche registrare l’intera seduta ed eventualmente metterla in confronto con le sedute successive, così da avere una stima di come stia evolvendo il progresso terapeutico.

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