La colonna cervicale è una zona anatomica complessa formata da articolazioni, muscoli, fasce e legamenti delle prime sette vertebre del corpo. Funge da crocevia tra testa e tronco e svolge un ruolo importante per quanto riguarda la stabilità, il sostegno e la mobilità del capo. La colonna cervicale compie più di 600 movimenti l’ora e gioca un ruolo fondamentale per il funzionamento di organi sensoriali deputati alla vista, all’olfatto e all’udito ed ha anche un’importante azione meccanica per la protezione delle strutture nervose e vascolari che partono e arrivano nel nostro cervello.
Il dolore cervicale è una condizione patologica comunissima, circa il 70% delle persone riferisce di averne sofferto almeno una volta nella vita. Le cause possono essere numerose, ma nella maggior parte dei casi l’origine primaria è da ricercare nel mantenimento prolungato di posture errate che provocano stress eccessivo sulle strutture osteo-articolari e muscolari del distretto cervicale.
I dolori della cervicale sono causati anche da stress psicologico o disturbi psichici specifici, tensione emotiva, sedentarietà, utilizzo eccessivo di dispositivi elettronici, esecuzione di sforzi eccessivi o attività fisica estrema, fattori ambientali come umidità o freddo, tabagismo o anche le condizioni del letto (ad esempio il materasso ed il cuscino non devono essere eccessivamente morbidi).
Altre possibili cause di cervicalgia di natura patologica risultano essere artrosi cervicale, colpo di frusta, discopatie, ipolordosi cervicale o rettilinizzazione della fisiologica curva lordotica cervicale, ipercifosi dorsale, iperlordosi lombare, traumi locali pregressi, disturbi del sistema stomatognatico, osteofitosi, spondilosi, attività sportive sovraccaricanti, micro-traumatismi locali e spondiloartriti.
Va da sè che negli ultimi 2 anni la pandemia ha costretto tanti ad una vita più sedentaria, al lavoro da casa, alla dad, ad un considerevole aumento del tempo trascorso davanti agli schermi, ed è stata causa di maggiori situazioni di stress psicologico e tensioni emotive favorendo un aumento consistente delle persone che lamentano dolori e fastidi riconducibili alla cervicalgia.
Quando si parla di cervicalgia comunemente chiamata “cervicale”, è possibile distinguere due quadri clinici differenti.
La cervicalgia pura rappresenta il “classico” dolore cervicale percepito nel collo e associato frequentemente a piccole aree di intensa irritazione (i trigger points) localizzati spesso alla nuca, alla parte centrale e alla base del collo e alla parte alta della schiena, tra le spalle (muscoli trapezio, elevatore della scapola, sternocleidomastoideo, scaleno). In genere infatti l’origine della cervicalgia è di origine muscolotensiva dovuta a infiammazione e forte contrattura della muscolatura del collo e della colonna vertebrale dorsale.
La cervico – brachialgia indica un quadro clinico differente e più complesso dalla cervicalgia. Infatti il dolore è percepito sia nella regione del collo sia in tutto il braccio destro o sinistro a seconda della localizzazione dell’infiammazione. Nel caso in cui all’infiammazione sia associata una patologia vertebrale a carico delle articolazioni (artrosi, osteofiti) o dei dischi intervertebrali (ernie sottolegamentose o espulse, protrusioni discali, protrusioni fiscali ad ampio raggio) che vadano a comprimere una radice nervosa del braccio, il dolore potrebbe essere associato a disturbi della sensibilità (parestesie e disestesie) e/o disturbi di forza.
In caso di cervicale “pura”, la tecarterapia risulta essere molto efficace per ridurre il dolore, migliorare l’ossigenazione e la perfusione sanguigna di muscoli e articolazioni del collo donando immediata percezione di leggerezza e mobilità. La sessione di trattamento avviene in 3 fasi:
- il fisioterapista prepara i tessuti attraverso l’applicazione di specifici prodotti funzionali e sblocca le aree da trattare predisponendo la stimolazione dell’apparato circolatorio e del sistema nervoso con manovre dolci ma decise nei punti di maggior dolore;
- attraverso la combinazione di specifiche manovre manuali e l’elettrodo capacitivo della Tecar, effettua lo sblocco dei punti chiave di maggior dolore, contrattura e limitazione funzionale;
- in seguito utilizza l’elettrodo resistivo per generare una reazione molto profonda nei tessuti articolari e tendinei attraverso la mobilitazione di elettroliti e induzione di calore endogeno.
La gestione di tutti i processi è sicura, precisa e molto piacevole per il paziente.
Nel caso di cervico – brachialgia l’azione terapeutica è mirata al contenimento della reazione infiammatoria e dell’edema in profondità, nella zona dove l’ernia discale o il processo artrosico crea il conflitto con la radice nervosa. Vengono velocizzate le naturali reazioni antinfiammatorie dell’organismo inducendo vasodilatazione e di conseguenza apporto di nuovo ossigeno e nutrienti in profondità. L’elettrodo capacitivo e resistivo vengono alternati per controllare al meglio le reazioni di riassorbimento dell’edema peri-neurale e per ridurre il dolore. Contemporaneamente vengono eseguiti esercizi di mobilizzazione attiva, passiva e/o contro-resistenza sulla base di un programma terapeutico individualizzato elaborato dal medico fisiatra.
La Tecar sta dimostrando di essere un trattamento particolarmente efficace, sono tantissimi i pazienti che riferiscono un netto sollievo dal dolore dopo la prima seduta.
L’utilizzo della tecarterapia, nei nostri centri è sempre effettuato dopo un’attenta valutazione medica, ad esempio in caso di angina, disfunzioni cardio-vascolari, neoplasie, pacemaker e impianti attivi in generale, impianti ferromagnetici il medico potrebbe autorizzare l’esecuzione della terapia, prendendo le necessarie precauzioni per evitare controindicazioni.